Seguendo quanto scrive Papa Francesco nel suo messaggio per la 7° Giornata Mondiale dei Poveri: “Tobi, nel momento della prova, scopre la propria povertà, che lo rende capace di riconoscere i poveri. È fedele alla Legge di Dio e osserva i comandamenti, ma questo a lui non basta. L’attenzione fattiva verso i poveri gli è possibile perché ha sperimentato la povertà sulla propria pelle. Pertanto, le parole che rivolge al figlio Tobia sono la sua genuina eredità: «Non distogliere lo sguardo da ogni povero» (4,7). Insomma, quando siamo davanti a un povero non possiamo voltare lo sguardo altrove, perché impediremmo a noi stessi di incontrare il volto del Signore Gesù. E notiamo bene quell’espressione «da ogni povero». Ognuno è nostro prossimo”.
L’anno pastorale 2022/2023 purtroppo ha riportato le ferite sociali e umane postume della crisi socio-sanitaria derivante dalla Pandemia da Covid-19 e dall’“effetto guerra” scoppiata nel cuore dell’Europa.
Da questa analisi sociale non si possono che rilevare la molteplicità delle forme di povertà: economica, scolastica, educativa, abitativa, ereditaria, sociale, sanitaria e tante altre ancora, purtroppo sperimentate nel nostro percorso di accompagnamento e supporto ai bisognosi.
L’attività della Caritas diocesana è stata illustrata sabato 18 novembre con la presentazione del Rapporto 2022-23.